Si parte dal margine delle montagne cercando il carattere di laboratorio socioeconomico e istituzionale di una coscienza di luogo “disincantata” rispetto ai suoi miti identitari fondativi e alla diffusa cultura di minorità più o meno rancorosa. Si va alla ricerca di un nuovo “incanto” pragmaticamente raccontato sul farsi centro rispetto alle grandi sfide della nostra epoca: glaciazione demografica, crisi ambientale, frammentazione sociale, entropia comunitaria, crisi della partecipazione. Una torsione di postura in tempi in cui, per tornare alla Montagna incantata di Thomas Mann, la cupezza apocalittica di Naphta sembra trionfare sull’ottimismo modernista di Settembrini. Di questo azzardo si trova ampia e articolata testimonianza nel Rapporto Montagne – Istituzioni, Movimenti, Innovazioni. Le Green Community e le sfide dei territori (Rubbettino 2025), presentato a Roma.
Il Sole 24 Ore